Patagonia Invernale - 5 Ragioni per Visitare Torres del Paine Fuori Stagione

“E l’inverno com’è? Ci saranno 10-15 gradi sotto zero…e la neve…e il vento…” molti turisti che viaggiano tra ottobre e marzo mi fanno questa domanda incuriositi dalle condizioni di Puerto Natales e Torres del Paine nei mesi invernali.

 

Ebbene, dopo il secondo inverno passato in questo remoto angolo del Sudamerica mi sento di poter abbattere molti preconcetti e molte barriere mentali che ci tengono lontani dalla Patagonia durante i mesi invernali. Innanzitutto dobbiamo ricordarci che Puerto Natales e il parco nazionale Torres del Paine ad esso adiacente, sono localizzati poco sotto il 51° parallelo sud; l’equivalente distanza latitudinale di Londra, Bruxelles e Colonia nell'emisfero settentrionale. Insomma Berlino, Edimburgo o Stoccolma sono piazzati molto più a nord e cosa fa la gente d’inverno da quelle parti?? Passai un paio di inverni studiando ad Amburgo e Bruxelles e vi posso assicurare che le condizioni meteorologiche furono molto più dure che in questi due inverni spesi in Patagonia.

 

Ma non è tutto. Bisogna anche tenere in conto il fatto che qui viviamo al livello del mare, che la maggior parte delle aree che si visitano nel parco nazionale non superano i 200-250m slmm (ad eccezione del trekking a Base Torres e del Valle Francés), che i recenti cambi climatici hanno diminuito drasticamente anche le precipitazioni invernali e innalzato le temperature medie e che in fin dei conti la cosa più bella dell’inverno patagonico è l’assenza di vento, ovvero clima stabile durante il giorno e durante le settimane.

 

 

Ecco cinque buone ragioni per visitare Torres del Paine e la Patagonia Cilena durante i mesi invernali!

1) Assenza del Turismo di Massa

A mio avviso la più importante! Nessuno ama camminare lungo un sentiero di montagna facendo la fila per arrivare alla laguna sotto le torri del Paine, nessuno ama sgomitare per farsi una foto a fianco dei buffi guanachi che si incontrano lungo la strada che conduce al parco, nessuno adora aspettare il suo turno per l’ennesimo selfie davanti alla cascata del Salto Grande con i Cuernos del Paine a fare da sfondo. Ebbene sì, che ci crediate o no, tutto ciò è realtà nei mesi primaverili/estivi. Nonostante gli spazi siano ampissimi alla fine della storia tutte le escursioni ed i tour giornalieri passano attraverso le stesse fermate prestabilite e cosa peggiore partono tutti alla stessa ora con il risultato che all'ora di punta non vi godrete per niente la solitudine e l’isolamento poetico che avete sempre sognato.

In inverno tutto cambia. Dopo cinque giorni di trekking nel parco (circuito W invernale) spesi in compagnia di Rafael e Renata, una coppia di brasiliani di Porto Alegre, abbiamo incrociato appena una decina di persone e condiviso con quattro di loro una notte di campeggio!

 

 

Per me la vera essenza dell’avventura sta proprio nella solitudine.

 

2) Clima Freddo ma Stabile

Probabilmente in rete avrete letto informazioni e blog riguardanti la Patagonia e le sue famigerate raffiche di vento che in estate raggiungono e superano facilmente i 100km/h. Sembra che il buon vecchio Eolo se ne vada in vacanza in inverno cosicché le raffiche spariscono per lasciare spazio ad una leggera brezza o addirittura al nulla totale. Ascoltare il silenzio mentre si cammina per i sentieri del parco sembra quasi surreale dato che durante la stagione estiva ti fischiano le orecchie.

 

Fa freddo sì, ma non eccessivamente. Nelle ore notturne passate in tenda la temperatura non scendeva mai al di sotto dello zero (2-5°C minima) e durante il giorno mentre ci si muove si può tranquillamente camminare con una buona maglietta termica, giacca e pantaloni softshell. Insomma, se ci si portano a presso un buon sacco a pelo ed una tenda invernale, e dei discreti abiti autunnali si potrà godere appieno del freddo ma stabile clima invernale.

 

3) Albe e Tramonti a Portata di Mano

Se da un lato la minore quantità di luce durante i mesi invernali comporta, in alcuni casi, leggeri cambi di ritmo e l’uso della torcia frontale lungo alcuni tratti del percorso, dall’altro reca il vantaggio di poter assistere con facilità ad albe e tramonti dai colori mozzafiato senza dover per forza di cose svegliarsi prestissimo (tipo 4 della mattina durante l’estate) o cenare con un piatto freddo.

Durante la recente “W invernale” abbiamo avuto modo di assistere ad un paio di straordinari tramonti ed albe proprio mentre c’eravamo già messi in cammino; l’ultimo giorno partiti alle 7:00 dal campeggio Paine Grande e diretti all’amministrazione del parco, mentre calpestavamo la neve ancora congelata il cielo ha iniziato a tingersi di rosa e alle nostre spalle l’intero massiccio del Paine ha fatto capolino tra la steppa coperto da una leggera bruma mattutina. Erano le 9 della mattina e l’obiettivo era ormai quasi raggiunto!

 

 

4) Maggiore Probabilità di Avvistamento della Fauna Selvatica

E’ il momento dell’anno in cui puma e huemul (il cervo cileno a rischio estinzione) scendono dai pendii montuosi o escono dai boschi per recarsi nelle parti basse delle montagne a cercare cibo e riparo; i guanaco migrano di conseguenza verso zone in cui il rischio di neve è minore e con loro anche i ñandù (gli struzzi sudamericani) seguiti dagli armadilli e dalle volpi. Il bosco spoglio durante i mesi invernali permette di intravedere meglio le specie di uccelli che vi abitano, primi tra tutti i bellissimi picchi magellanici che durante questa epoca sono particolarmente attivi e voraci. L’assenza di persone garantisce la quiete necessaria che la fauna selvaggia cerca e la facilità di poterla osservare in silenzio è a dir poco sconcertante. La neve aumenta oltremodo le probabilità di un incontro con i predatori della zona dato che individuare le orme lasciate dal puma o dalle volpi risulta davvero semplice.

 

5) Economicità

L’entrata al parco nazionale si riduce del 50%, rifugi e campeggi operano regolarmente nel parco con prezzi ridotti di un 20-30% e con il vantaggio che non ci si deve stressare molto per le prenotazioni o per trovare un posto letto, il servizio è molto più personalizzato e di conseguenza anche di migliore qualità. I trasporti sebbene con minore frequenza sono comunque garantiti e, nonostante i prezzi rimangano comunque stabili, anche qui il vantaggio è la possibilità di pianificare il viaggio anche all’ultimo momento. Ristoranti e alberghi operano a Puerto Natales in modo regolare e con notevoli promozioni e offerte invernali; ma a fare la differenza è il valore dei voli. Se durante la primavera/estate la connessione con la capitale Santiago viene a costare tra i 200 e i 300€, in autunno e inverno fioccano le offerte con facilità si trovano biglietti di A/R per 100-120€. Non male contando che il volo Santiago-Punta Arenas dura 3 ore e mezza e copre una distanza di 2500km!! 

 

Ci vediamo il prossimo inverno!

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